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I RiG sono stati per me un’importante, anzi fondamentale, tappa della mia vita.
Al contrario di molti degli altri ragazzi, purtroppo, sono entrata molto tardi nel gruppo, avevo già 14 anni. Non l’ho fatto prima perché non volevo, non sapevo cosa o chi fossero i RiG ma dicevo che non mi piacevano e questo era per nascondere la paura che avevo, ero estremamente timida e pensavo che non mi sarei trovata bene, anzi, ne ero convinta.
Ricordo che i responsabili hanno sempre cercato di convincermi a provare (quante volte!) ma io niente… ero convinta del mio “NO”, finché poi ci hanno rinunciato.
Dall’età di 11 anni circa ho passato 3 anni molto difficili, non avevo molti amici, mi sentivo infelice, sola e sbagliata, probabilmente anche a causa del mio carattere. Avevo chiesto aiuto a Dio, perché sapevo che esisteva e che poteva fare qualcosa per me, ma non vedevo cambiamenti, avrei voluto arrendermi al pensiero che non sarebbe mai cambiato niente ma allo stesso tempo non riuscivo ad accettare che la mia vita sarebbe stata così triste, dovevo provare a fare qualcosa, così a distanza di 4/5 anni dai numerosi tentativi di convincimento decisi di provare ad andare, un po’ come ultima spiaggia…non sapevo cosa aspettarmi ma in fondo non avevo nulla da perdere.
Sinceramente mi chiedo ancora come sia stato possibile, io, così chiusa e riservata che andavo da sola in mezzo a gente che non conoscevo?! Impossibile!
Ma Dio è in grado di smuovere anche i nostri pensieri e le nostre convinzioni per insegnarci e farci del bene.
Ho passato una settimana con queste persone durante un campo in tenda a giugno e posso dire che in una settimana la mia vita è stata stravolta! Ho conosciuto delle persone speciali, non perché lo fossero di loro, ma perché erano figli di Dio e attraverso di loro e in loro ho visto Dio, il suo amore e la sua cura. Mi hanno trasmesso questo forse senza neanche rendersene ma Dio si era usato di loro per farmi capire che mi amava, che per Lui io ero importante e che aveva anche per me un piano speciale che comprendeva “pensieri di bene e non di male per darmi un’avvenire e una speranza” com’è scritto nella Bibbia in Geremia 29:11.
Da quel momento ho cominciato a partecipare pienamente a questa attività, avevo perso 5 anni preziosi e dovevo recuperare. Dio mi ha donato degli amici con cui crescere e condividere le mie esperienze praticamente. Perché è questo che si fa ai RiG!
Ho imparato cosa vuol dire pregare gli uni per gli altri, amare il prossimo come se stessi e ho imparato ad avere pazienza, a rispettare, ad accettare i difetti e apprezzare i pregi altrui, a vivere in pace e crescere giorno per giorno insieme, in particolare durante i campi di più giorni. Ho imparato ad amare la natura, a rispettarla e a vedere la mano di Dio in tutta la meraviglia della creazione, ancora oggi, dopo tanti anni, tutte le mattine al campo, quando esco dalla tenda osservo il sole sorgere dalla montagna e non posso fare altro che ringraziare Dio per tutto questo. Ogni piccola o grande cosa, le meditazioni, le preghiere, le passeggiate e la fatica (anche quella insegna), i giochi, dormire insieme in tenda, condividere insieme tutto è un’esperienza meravigliosa e speciale e lo è stata così tanto che a 18 anni me ne sarei dovuta andare ma non è stato così. Sono passata dal non voler venire al non poterne più fare a meno!
Ormai sono diversi anni che Dio mi sta dando la possibilità di collaborare all’interno di questa attività come responsabile nel gruppo dei piccoli e di questo lo ringrazio infinitamente ogni giorno. È una gioia immensa poter essere per i ragazzi un aiuto nelle piccole cose e nelle più grandi, vederli crescere e fare esperienze importanti di vita e con Dio. Il mio desiderio e scopo ora, è fare in modo che ognuno di loro non perda quello che ho perso io e viva invece quello che ho vissuto io. Quindi si, ora sono passata dalla parte del responsabile insistente quando qualche ragazzo non vuole venire, ma non potrei fare diversamente perché so quanto bene potrebbe fargli! E sono convinta che anni fa i responsabili mi hanno visto così e probabilmente hanno fatto gli stessi pensieri.
Ora quando mi guardo indietro, vedo tante preziose esperienze, un grande cambiamento e una grande crescita spirituale e di questo non posso che essere grata al mio Dio.

Alice D.

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